Percorsi cicloturistici

Percorsi cicloturistici

 

Tra vigneti e antichi borghi

Partendo dal borgo fortificato di Monteprandone, percorrendo per lo più strade di campagna, potrete ammirare pregiati vigneti che si susseguono lungo le colline e apprezzare le case coloniche tradizionali tipiche dell’architettura rurale marchigiana. L’itinerario, prevalentemente in salita e mediamente faticoso, vi porter nel centro medievale di Acquaviva Picena. Il monumento più rappresentativo e principale attrattiva del paese la splendida Fortezza; menzionata tra le più importanti rocche della regione, costruita nel XIV secolo dagli Acquaviva d’Atri, ricostruita nel secolo successivo dopo la sua distruzione ad opera dei Fermani e restaurata alla fine dell’Ottocento. Nel Mastio, il torrione pi  alto della Fortezza, ospitato il Museo Archeologico in cui si svolge un interessante viaggio multimediale dal titolo "La Fortezza nel tempo" attraverso le principali e documentate fasi storiche del monumento e del territorio. Oltre ai luoghi storici, non manca l’opportunità di fermarsi nei ristoranti del centro o negli agriturismi circostanti per assaporare i prodotti tipici del luogo; tra i dolci della cucina acquavivana spiccano le "pesche", pasta brioches ripiena di cioccolata e bagnata di alchermes.

Lunghezza: 17,6 km
Tempo totale
: 52 min
Altezza massima
: 357 m
Grado di difficoltà
: medio-alto

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Le vie del mare

Oltre il vecchio incasato di Monteprandone, percorrendo contrada Monterone, si gode di un incantevole panorama mare-monti. L’occhio si perde ad est nel blu del mare Adriatico, ad ovest nel verde dei colli del vicino Abruzzo e ancora oltre fino alle cime della Maiella e del Gran Sasso. La prima tappa di questo itinerario prevede la visita al Santuario di San Giacomo della Marca, dove sono custodite le spoglie del Santo. Proseguendo verso il mare, su una strada dove la vegetazione sembra abbracciare il visitatore, ci si ritrova nei pressi della Caserma Guelfa a Porto d’Ascoli, territorio del Comune di Monteprandone fino al 1935. Da qui si raggiunge il lungomare sambenedettese, caratterizzato da circa 5000 palme di vario genere e una spiaggia di sabbia finissima famosa per i suoi bassi fondali. Per questa sua peculiarità San Benedetto conosciuta come la ''Riviera delle Palme". Percorrendo la pista ciclopedonale verso nord si può raggiungere Grottammare, Perla dell’Adriatico, conosciuta anche come Lido degli Aranci; andando oltre si giunge a Cupra Marittima con i ruderi del Castello di Sant’Andrea e il culto della Dea Cupra.

Lunghezza: 23,1 km
Tempo totale
: 1 h 7 min
Altezza massima
: 265 m
Grado di difficoltà
: facile

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Le vie del vino

Questo percorso   ideale per chi vuole abbinare all’attività sportiva il piacere dell’enogastronomia locale. Attraversando le colline di vigneti rigogliosi, le cantine locali vi offriranno la possibilità di degustare i vini tipici, accompagnati da salumi e formaggi nostrani. Ultima tappa dell’itinerario è Offida, altro suggestivo borgo del territorio famoso per i suoi pregiati vini DOCG Rosso Piceno e Pecorino, i funghetti dolci all’anice ma anche i merletti a tombolo, custoditi nel caratteristico museo ospitato all’interno di Palazzo De Castellotti-Pagnanelli.

Lunghezza: 55,8 km
Tempo totale
: 2 h 43 min
Altezza massima
: 333 m
Grado di difficoltà
: medio

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Pedalata nel tempo…tra codici e mummie

Dopo una visita al Museo Civico dei Codici di San Giacomo della Marca a Monteprandone, dove sono custoditi gli antichi manoscritti del Santo, si prosegue l’itinerario per le contrade Montetinello oppure Spiagge raggiungendo il comune limitrofo di Monsampolo del Tronto che si divide in due distinti nuclei abitati: il centro storico in collina e la zona industriale sulla piana del Tronto, Stella di Monsampolo. Nel borgo, all’interno della Chiesa di Maria SS. Assunta si trova il Museo della Cripta, meglio noto come "Museo delle mummie"; si tratta di oltre 20 corpi umani portati alla luce dopo lavori di restauro della chiesa. In maggioranza si tratta di mummie "naturali" cioè di resti conservatisi per un processo spontaneo di mummificazione. L’esame delle vesti ha evidenziato, oltre alla varietà delle fogge riconducibili ad un ceto popolare, lo straordinario stato di conservazione delle fibre tessili, canapa, lino e ginestra, solitamente sottoposte a completo disfacimento.

Lunghezza: 18,1 km
Tempo totale
: 58 min
Altezza massima
: 265 m
Grado di difficoltà
: facile

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Pedalando verso la città delle Cento Torri

Da Monteprandone si scende a valle percorrendo le Contrade Montetinello e Sant’Egidio, fino a raggiungere la pista ciclabile del Tronto, all’altezza di Stella di Monsampolo. Da lì  si prosegue con destinazione Ascoli Piceno, il capoluogo di provincia;  denominata la "Città  delle Cento Torri" per via delle numerose torri gentilizie presenti in epoca medievale, di cui oggi se ne possono rintracciare una cinquantina. All’arrivo in Piazza del Popolo, piazza principale del centro storico, tutte le bellezze della città si sveleranno al visitatore; il suo fascino dovuto alle caratteristiche costruzioni in travertino e ai monumenti che ancora oggi rappresentano la testimonianza della sua ricca storia. Grazie alla Via Salaria che favoriva il contatto tra il versante tirrenico e quello adriatico, soprattutto in epoca romana, Ascoli era considerata un punto commerciale strategico. Non mancano le tradizioni d’intrattenimento tra cui il Carnevale e la Giostra della Quintana; impossibile durante la permanenza non gustare il prodotto gastronomico tipico per eccellenza: l’oliva fritta all’ascolana che Monteprandone ha contribuito a valorizzare organizzando, nel mese di agosto di ogni anno, per iniziativa della locale Associazione Pro Loco, una rinomata sagra ad essa dedicata.

Lunghezza: 33,9 km
Tempo totale
: 1 h 42 min
Altezza massima
: 265 m
Grado di difficoltà
: facile

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Pedalando per i cinque colli

Lo stemma di Monteprandone raffigura i 5 colli (Monteprandone, Monterone, Montetinello, Montecretaccio e Monticello) facenti parte del territorio comunale; con questo itinerario, piuttosto impegnativo e consigliato ai ciclisti più allenati, si avrà la possibilità di ripercorrere le tappe che portarono alla formazione del territorio. Il primo step   quello che va dal borgo a colle Monticello, proseguendo sulla Strada Provinciale 54 fino a colle Montetinello; da qui si scende fino alla zona di Sant’Anna e dopo un breve tratto sulla Via Salaria, si risale per Contrada Spiagge in zona Centobuchi. Superato il tratto pi  arduo del percorso, si arriva all’incrocio con Contrada Monterone e si riparte in discesa da questo colle; dopo un giro panoramico intorno al Santuario di San Giacomo della Marca ci si dirige verso Contrada Bora Ragnola, continuando il tragitto a valle fino a raggiungere il punto d’arrivo Porto d’Ascoli, passando per l’ultimo dei colli, Montecretaccio.

Lunghezza: 20 km
Tempo totale
: 1 h
Altezza massima
: 265 m
Grado di difficoltà
: medio-facile

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Pedalando tra flora e fauna

Per una tranquilla gita di famiglia, si consiglia questo percorso perlopiù pianeggiante che si sviluppa quasi interamente lungo la Ciclovia del Tronto. Scendendo dal borgo fino alla Via Salaria, si arriva nel comune di Spinetoli per raggiungere il Centro di Educazione Ambientale "Oasi La Valle"; si tratta di un’area estesa su circa 25 ettari di terra dove si trovano le più variegate specie animali e vegetali. Tra gli stagni e gli ampi spazi verdi, i più piccoli rimarranno estasiati nel ritrovarsi a stretto contatto con i loro animali preferiti, mentre per i più grandi sarà possibile mantenersi in forma con un percorso ginnico vicino alla pista ciclabile. "Oasi La Valle" meta di gite scolastiche durante l’anno ed un punto di riferimento e di aggregazione sociale della Vallata del Tronto. Riprendendo il cammino verso il mare si arriva alla "Riserva Naturale della Sentina", un paesaggio che si sviluppa per circa 180 ettari tra Porto d’Ascoli ed il fiume Tronto, costituito da ambienti unici come cordoni sabbiosi, zone umide retrodunali e praterie salmastre che ospitano una peculiare flora ormai scomparsa in quasi tutto il litorale adriatico. L’area è importante per l’avifauna migratoria che trova in questo posto l’unica possibilità di sosta costiera tra le aree umide del delta del Po e del Gargano.

Lunghezza: 27,3 km
Tempo totale
: 1 h 20 min
Altezza massima
: 265 m
Grado di difficoltà
: facile

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Guida cicloturistica

Giosina Moretti
giusimoretti70@gmail.com
+39 335 8209707

Raffaella Borrelli De Andreis
lella.borrelli@live.it
+39 339 1334135

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